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Il libro propone una lettura della Divina Commedia in una nuova luce, privilegiando il punto di vista anagogico, ossia alchemico-trasformativo. In essa si tratta del Risveglio, ossia del riconoscimento della nostra vera natura come coscienza. Si ripercorrono così cantica per cantica alcuni punti chiave di questo itinerario interiore in maniera articolata e progressiva: il Paradiso in particolare contiene un intero catalogo di tecniche di meditazione avanzatissime. Questo percorso viene descritto come un pellegrinaggio dell'anima a Dio, ma in effetti si svolge nel corpo sottile, nei chakra e nei canali di cui l'anatomia e fisiologia dello yoga e la conoscenza esoterica tradizionale ci hanno sempre parlato. L'energia cosciente che sostiene il movimento è identificata con l'energia Kundalini, personificata da Beatrice, fino alla fusione con la coscienza cosmica, il vero Sé: scopo della vita, di questa Divina Commedia, è trovare sé stessi. Come psicanalista junghiano, l'autore aiuta il lettore a vedere quanto sia pratico e attuale il messaggio dantesco per la comprensione del senso della sofferenza mentale nella terapia, quando inteso sotto il velame de li versi strani.